Dopodue intensi anni di lavoro il docu-film “Populus Nigra(Ecologia della memoria)” ha visto la luce, distribuito inesclusiva sul web dal colosso francese Dailymotion.
Presentatoieri in anteprima nazionale nel meraviglioso e suggestivo Parco dellaResistenza di Santa Giulia di Palagano (Mo), nel quale una piccolasezione del tronco del pioppo nero protagonista del film è statacollocata a scopo didattico-culturale, la vicenda di Melotti el'albero di Ganaceto messa sotto i riflettori dal documentariocattura presto l'attenzione dei media che colgono da subito imessaggi di positività e speranza che questo piccolo, ma al contempoimportante docu-film, lancia allo spettatore. Il sito Repubblica.itne ha pubblicato una bellissima recensione di Margherita D'Amico,mentre Repubblica Tv sulla quale è in onda dallo scorso maggio iltrailer, condiviso e promosso anche dal parlamentare PD, On.Ermete Realacci – da sempre attivo sui problemi ambientali -sul suo sito ufficiale. Anche la giornalista RAI Giovanna Greco,colpita dalla storia, ha deciso di dedicare alle vicende raccontatenel documentario una puntata di TG2 Storie.Lasezione del tronco è stata regalata al Parco diSanta Giulia dall'eccentricoproprietario del parco di Fellicarolo, ecoprotagonista della storia, OberdanMelotti,cheappassionatosi alla storia dell'albero ed alle vicende che questi havisto e vissuto nel corso degli anni ha deciso di prenderne inconsegna i resti e donare loro un nuovo senso di vita ritrovandoquella dignità che gli è venne sottratta dall'uomo. “Melottiè da sempre un uomo d'altri tempi ma con gli occhi proiettati nelfuturo, un'anima nobile, cherivela una sensibilità nei confronti del mondo e della vita,decisamente fuori da ogni canone. E'una persona da conoscere e dalla quale apprendere e carpireesperienze e valori” svelail regista.Mitchvoce e volto storico di Radio 105 econduttore dei “Tutto Esaurito” l'attore Eraldo Turra, ilprofessor Fabrizio Manfredi, accademico e coautore del fratello Valerio Massimo, lo scrittore Andrea Cacciavillani e in fine il bluesman GaentanoPellino sono alcuni dei testimonials che hanno prestato volto eriflessioni alle vicende raccontate dal regista e scrittore PaoloGalassiinquesto documentario.”Amicie colleghi dotati di grandissima sensibilità, che hanno compreso econdiviso con noi il valore di questa storia assolutamenteparticolare, che non ci parla solo di rispetto per l'ambiente e ilPianeta ma riflette in se quell'antico e viscerale legame che unisceuomo e natura, passato e futuro, e di queste la memoria reciproca.Ovvero le radicidella nostraesistenza ele basi per lacostruzione delnostro futuro”raccontadi loro il regista riminese,modenese d'adozione, con alle spalleunnumero infinito di videoclip, mediometraggi e spot realizzati traEuropa e Stati Uniti e collaborazioni artistiche con big di ognisorta.
“Questodocumentario per me rappresenta un tuffo nel futuro dal trampolinodella memoria”conclude.Fattosta che la ricca miscela chenascetrastoria,argomenti trattati e spunti di riflessione, uniti al valore deicontenuti e dei messaggi trasmessi enonultima la colonna sonora firmata da TrueLife Recordsdell'icona del latin rap Prhome,fanno di Populus Nigra un documentario particolare, e tutto dascoprire.“PopulusNigra (Ecologia della Memoria)”Ilfuturo ha radici nel nostro passato”